mercoledì 16 novembre 2011

INCI Questo sconosciuto (la lista di noi altri)

Biscottini, crema per il corpo, yogurt, smalto per le unghie, purè di patate. Hanno qualcosa in comune, e non solo loro. Che sia scritta o meno, che sia lunga o corta, che sia (quasi sempre) piccola piccola, tutti ne hanno una. Sto parlando della nostra cara, incomprensibile, LISTA DEGLI INGREDIENTI!!! Incomprensibile?! Non concordate con me nel definirla tale?E, soprattutto, avete mai provato a leggerne una? Non stupitevi, conosco moltissime persone che acquistano prodotti (di tutti generi) senza girare la confezione, senza sapere cosa mangiano, cosa utilizzano. Fino a qualche anno fa lo facevo anche io.
Poi ho scoperto l’esistenza dell’INCI, il quale altro non è, che il contenuto di ogni prodotto cosmetico, praticamente un altro modo di chiamare la lista degli ingredienti.

INCI = International Nomenclature of Cosmetic  Ingredients

Si dovrebbe usare una nomenclatura standard, quindi, è facile.
Giro, leggo in ordine alfabetico, cerco sostanza dannose e acquisto! Invece, non è così semplice!

L’INCI NON è in ordine alfabetico, ma in ordine di sostanza contenuta (dall’inizio alla fine partendo da quella maggiormente presente). Per una corretta interpretazione, va fatta la faticata di una lettura completa!

Ma ai nostri occhi potrebbe presentarsi anche (e spesso) una lista così:

C12-16 ALCOHOLS, C12-16 PARETH-6 PHOSPHATE, C12-20 ACID PEG-8 ESTER, C14-15 PARETH-7, QUASSIN, QUATERNIUM-1, QUATERNIUM-14, KAOLIN, VACCINIUM ANGUSTIFOLIUM, ARACHIDYL GLYCOL ISOSTEARATE
(ho scritto elementi realmente esistenti, di cui ignoro la funzione, e la possibile combinazione reciproca, tanto per fare un esempio)
Quello che vorrei  fosse chiaro è che l’etichetta  non ci aiuta a capire cosa ci stiamo spalmando addosso. Certo, non ci sarà niente di nocivo, altrimenti l’utilizzo non sarebbe legale …
Ma provate a scoprire da soli (sempre come esempio) cosa sono e quali effetti hanno:
STEARYL DIMETHICONE o SODIUM POLYACRYLATE
Per concludere dunque, ecco i suggerimenti che do a me stessa:
- in caso di dubbio consultare il sito www.biodizionario.it
- scrivere su un foglietto una lista dei “peggiori”ingredienti, metterla in borsa e consultarla quando necessario
- fidarsi di marche “sicure”, poche ma buone
- leggere e informarsi
- non fermarsi alle apparenze. Prodotti che crediamo ottimi non lo sono per la nostra salute, ma anche molti confezionati che le nostre mamme “snobbano” sono sanissimi! ;-)
- prediligere prodotti con pochi ingredienti (oltretutto leggere l’etichetta è meno faticoso)
- provare qualche prodotto fai da te (sono soddisfazioni), purché semplice
- concedersi il lusso, ogni tanto, di NON pensare e NON leggere e spalmarsi una maschera che ci rende bellissime (ci si prova)..senza sensi di colpa
Uff! che fatica. E pensare che ho sempre odiato la chimica! (me lo sentivo)

Eliecosa

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