venerdì 15 giugno 2012

Prima LAVArsi, Poi LAVAndarsi


Da un po’ mancava  sulla scena una buona riflessione su qualche bel prodottino cosmetico, e,  dunque, eccomi qua a commentare un paio di deodoranti.

Sono prodotti  “difficili” perché da un buon deodorante  si pretende molto: che sia efficace, delicato, profumato (senza essere troppo persistente), non irritante, fresco con un buon INCI e (perché no) economico  o almeno non troppo costoso.

Io amo la lavanda, in tutte le sue accezioni. Mi piace il suo profumo, il suo colore viola, il suo sapore così incisivo (da provare nella marmellata di susine) e quindi ho scelto di confrontare due prodotti proprio a base (diciamo così) di quest’essenza.

Il primo è FIOR DI LAVANDA DEO ROLL-ON  di Alchimia Natura (A base di acqua aromatica di lavanda)
Il secondo FRESH DEO SPRAY LAVAND di Lavera (sempre alla lavanda)

Entrambi  hanno un formato da 50 ml e costano circa 8 euro.
Mentre quello di alchimia Natura è Roll-on, l’altro ha un flacone spray, ma senza alcool.

Non che io ami troppo i confronti - ogni prodotto può essere valido di per se e/o più o meno adatto per ogni persona ed esigenza -  ma in questo caso, onestamente, tra i due non c’è proprio paragone.

Che dire … Lavera: persistenza ottima, profumo intenso e inebriante,  sa di fresco … un salto in Provenza.
Alchimia Natura: persistenza scarsa, profumo quasi inesistente … deludente.

Gli INCI sono validi, semplici, in entrambi i casi acquistabili in tutta sicurezza.

Ora che arriva l’Estate e si inizia a sudare, mantenere una odore accettabile in pubblico si fa sempre più indispensabile e complicato. Provate e fatemi sapere!

L’offerta è vasta. Traspiranti, rinfrescanti, dolci, agrumati, ma anche veramente inefficaci.
In ogni caso, ATTENZIONE!  è tra i deodoranti che si nascondo gli INCI peggiori!

Eliecosa

lunedì 11 giugno 2012

non PROPOSITI ma scelte


Io invitata a partecipare ad un’iniziativa? Io? Voglio dire, io come BLOGGER? Vi dirò, perché no? Devo solo parlare dei miei buoni propositi. SOLO.  Non mi mancano, anzi, sarebbe semplice descrivere il mondo che vorrei, ma non mi va, non è di questo che voglio scrivere, troppo banale.

Il mio blog parla di quello che penso sia migliore per me e l’ambiente, nel rispetto del mondo in cui vivo, sperando che qualcuno possa arricchirsi da qualche info letta per caso o curiosità.
Mi piace l’idea che qualcuno possa imbattersi nel mio blog e pensare …”mica male”!
Ora davanti al compito che mi è stato proposto, mi  sento un po’ come a Natale, o all’inizio del nuovo anno, dovrei far così o cosà … dovrei, ma poi arriva l’anno dopo e anche se lo hai fatto, dimentichi che quello che hai raggiunto è uno tra i tanti obiettivi che ti eri prefissata di raggiungere o superare.

Io, con questo post, voglio comunicare una solo concetto: TOLLERANZA ed INTEGRAZIONE (eco!)
(va bene, sono 2, ma ora vi chiarisco cosa voglio dire).

Premesso (e sempre concesso) che ognuno è libero (e per fortuna!) di fare e credere ciò che vuole:

Ecobio, decrescita, minimalismo, autoproduzione, sono tutti concetti  degni di nota e considerazione, ma che spesso vengono fraintesi o portati all’eccesso. 
O meglio, chi li pratica può incorrere in varie situazioni e/o equivoci:

1)      viene “visto”come uno fissato
2)      è estremista, realmente “fissato”
3)      condiziona la propria vita con cambiamenti estremi
4)      parla solo di questo
5)      si impone (e a volte impone) di cambiare le proprie abitudini (ma non solo quelle)

Il mio proposito è un auspicio, che la mia visione ecobio non si trasformi da modo a motivazione di vita.

Il rispetto dell’ambiente  e della vita stessa dovrebbe muovere quest’animo ecologico e minimalista che sta facendosi strada tra il consumismo estremo  e lo smog.

Questo il mio buono proposito:  fare mia una vita ecocompatibile, senza sacrifici, sofferenze e imposizioni agli altri e a me stessa, essere felice di fare quello che faccio, lavandomi, truccandomi, andando a fare la spesa, mangiando, dedicandomi ai miei hobby.

Non diventare una persona allergica (di tolleranza si tratta?) agli acquisti e/o ai luoghi in cui si spendono soldi. Una volta ogni tanto ci sta una bella cena, aperitivo, uscita.

Diffondere il concetto che maggiore rispetto non vuol dire rinunciare a se stessi, ma magari riscoprire se stessi e vecchie o nuove abitudini. Che la fatica di una raccolta differenziata non è tale se si pensa al futuro dei propri figli o all’escursione in montagna che puoi fare ammirando un paesaggio che senza carta riciclata non esisterebbe.

Per non dilungarmi oltre, il gioco vale la candela, ma decidete voi quanto investire e cosa e non sforzatevi, ma integratevi!

Io questo mi propongo; di crescere imparare comunicare condividere, senza sacrifici, inutili e che la decrescita non sia una necessità, ma una scelta, in tempi che non mi piacciono, non che sono difficili.

Eliecosa